I Metodi Migliori per Esportare Video su Instagram


Produttori di video promozionali creator in ambito aziendale  hanno iniziato da almeno un triennio a proporre contenuti trasversali su differenti piattaforme. All’interno di questo scenario Instagram continua ad aumentare la propria fetta di pubblico, tanto da rappresentare un eccellente canale per la distribuzione di contenuti aziendali e promozionali. I social hanno contribuito all’incremento del numero di fruitori e di creatori. Si stima che circa il 73% del traffico di internet sia dovuto alla fruizione di video. Le proiezioni dicono anche che questa percentuale è destinata ad aumentare superando nel 2022 l’82%.

La diffusione e la grande popolarità ottenuta da Instagram, rende questa piattaforma decisamente appetibile soprattutto per coloro che intendono pubblicare delle inserzioni non solo in ambito consumer ma anche in settori come il B2B, cioè video promozionali di aziende per altre aziende Gli inserzionisti hanno cominciato ad utilizzare strumenti raffinati per condividere i propri contenuti al fine di raggiungere il maggior numero di potenziali clienti possibile con una riduzione degli sforzi e dei costi. Anche in questo caso le stime parlano chiaro e riferendosi al mercato nordamericano si riscontra che il 71% delle imprese ha effettuato delle attività di pubblicità all’interno di questa piattaforma.

Questo comporta la necessaria conoscenza delle impostazioni di esportazione e di rendering da applicare prima della pubblicazione dei video on-line. Queste procedure, però, nascondono delle insidie anche se all’apparenza possono sembrare semplici. Infatti, nonostante gli strumenti messi a disposizione da Instagram siano ottimi per quanto riguarda l’ambiente dei social, non necessariamente sono stati progettati per le caratteristiche delle produzioni video a livello professionale.

Di conseguenza coloro che sono abituati a produrre in alta qualità video destinati alla fruizione on demand potrebbero cadere nell’errore di eccedere nel momento in cui si inizia a produrre video per la pubblicazione su Instagram. La diretta conseguenza di questo è che il video pubblicato in alta qualità potrebbe risultare pasticciato nel momento della codifica. Per aumentare la comprensione è consigliabile predisporre delle code di rendering compatibili con proprio gli specifici codec utilizzati da Instagram.

Dati tecnici per il corretto delivery

Instagram è in grado di acquisire e distribuire video in formato MP4 o MOV. Anche se si riscontra una lieve predilezione verso il formato MP4. Tendenzialmente viene utilizzato il codec H264 con bitrate di 3500 kbps. L’audio, invece, con AAC in 128kbps. La massima risoluzione raggiungibile, ad oggi, è il full hd, cioè 1080, ossia quella impiegata nei display retina.

È questo il motivo per cui ogni filmato caricato in 4K viene comunque ridotto automaticamente e spesso con risultati non soddisfacenti. Nonostante il video sia caricato a 1080, Instagram spesso lo visualizza con una risoluzione inferiore compatibile con la maggior parte dei dispositivi mobili non dotati di display retina.

Proporzioni dei video

Particolare attenzione va posta anche sulle proporzioni, e quindi sull’ aspect ratio Principalmente ne esistono di tre formati: orizzontale (1.91: 1), verticale (4:5) e quadrato (1:1). Le dimensioni minime, affinché il video risulti di buona qualità su Instagram, dipendono anche dalla proporzione scelta. Infatti i video orizzontali hanno una dimensione di 600×337 pixel, quelli verticali di 480×600 pixel ed infine quelli quadrati di 600×600 pixel.

Nel caso in cui si caricasse un video con un formato inferiore sarebbe ridimensionato riducendone nettamente la qualità e amplificando quelli che sono gli artefatti dipendenti dalla compressione. Conoscere ed utilizzare adeguatamente le differenti opzioni di risoluzione relative alle proporzioni e ai formati è fondamentale e permette di configurare in modo ottimale il formato in uscita. Senza dimenticare come riprendere una scena.

Sull’ argomento è interessante questo articolo proprio su come fare video in formato verticale. Ad esempio con Adobe Media Encoder è possibile costruire profili specifici di rendering in output per ciascuno dei formati video che si intende caricare su Instagram. Le piattaforme dedicate alla distribuzione e fruizione di contenuti video richiedono il caricamento dei file configurati alla massima qualità e risoluzione possibile in modo da garantire lunga vita al contenuto anche in caso di ridefinizione dei parametri minimi da parte della piattaforma.

Video verticale, orizzontale o quadrato

Instagram consente l’impiego di 3 proporzioni (quadrata, verticale, orizzontale). Nonostante siano in molti a concordare sul fatto che sia preferibile l’utilizzo del video verticale, alcuni dei principali social prediligono un formato diverso. Restano infatti sempre impiegati i video quadrati o orizzontali.

Il video orizzontale, è quello più classico, e ben si adatta alle esigenze di Instagram Video e di altre piattaforme che privilegiano questo tipo di formato, come YouTube o i social che consentono le trasmissioni in diretta streaming Il video quadrato rappresenta una proporzione di grande successo soprattutto sui social in quanto bene adattabile in diverse situazioni.

È molto diffusa su Twitter e su Facebook. Il video verticale, come detto, riscontra un successo dovuto alla perfetta compatibilità con le caratteristiche tecniche degli smartphone. E fa molto tendenza. Tanto che i produttori di video sono stati, in parte, forzati ad utilizzare questa proporzione nelle proprie produzioni. Ph. souvik-banerjee-unsplash

 

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