
Negli ultimi anni, grazie al processo di digitalizzazione che ha interessato il mondo del lavoro, la figura del sistemista cloud è tra le più ricercate dalle aziende italiane (e non solo).
Stiamo parlando, infatti, del professionista che si occupa della gestione e dell’ottimizzazione delle risorse informatiche che si trovano sulle piattaforme Cloud, ormai indispensabili per archiviare, gestire e processare dati attraverso internet anziché tramite server locali.
In questo articolo, vedremo cos’è un sistemista cloud, cosa fa concretamente, quali competenze deve avere e quanto può costare.
Ma analizzeremo, soprattutto, i motivi per cui se hai un’azienda è importante richiedere.
Chi è il sistemista Cloud
Come accennato, si tratta di un professionista IT specializzato nella gestione e manutenzione di sistemi informatici basati su tecnologie cloud.
A differenza del sistemista informatico tradizionale, che lavora su server fisici e infrastrutture locali, opera in ambienti virtuali ospitati su piattaforme come Amazon Web Service (AWS), Microsoft Azure, Google Cloud Platform (GCP) e altre ancora.
Il suo compito principale è garantire che l’infrastruttura cloud di un’azienda funzioni in modo efficiente e sicuro.
Cosa fa un sistemista Cloud
Una delle sue principali responsabilità è la configurazione e gestione delle infrastrutture cloud, che comprende la creazione di ambienti virtuali, la gestione delle reti, la configurazione dei server e la supervisione delle risorse di storage.
Inoltre, deve monitorare costantemente le prestazioni dei sistemi per rilevare e risolvere eventuali problemi.
La sicurezza è un altro aspetto fondamentale: il sistemista deve sviluppare e mettere in pratica misure di sicurezza come firewall, crittografia e backup per proteggere i dati aziendali da minacce esterne e interne.
Un altro compito di cui si occupa spesso è l’integrazione di nuovi servizi e applicazioni nel cloud, lavorando spesso a stretto contatto con sviluppatori e altri professionisti IT per essere certo che tutto funzioni in modo impeccabile.
Sistemista Cloud: quali competenze deve avere
Per svolgere al meglio questa professione, e per essere attrattivo agli occhi delle aziende, è necessario possedere diverse competenze specifiche e non.
Ovviamente è fondamentale conoscere in modo approfondito le piattaforme cloud più diffuse come quelle sopra accennate: AWS, AZURE e GCP.
Inoltre, il sistemista deve comprendere appieno le reti, poiché dovrà configurare e gestire VPN, bilanciatori di carico, e altre componenti essenziali per garantire la connettività e la sicurezza delle applicazioni.
A seconda dei casi, potrebbe essere richiesta anche la conoscenza di linguaggi di scripting come Python, Bash o PowerShell per automatizzare compiti ripetitivi e migliorare l’efficienza operativa.
Per quanto riguarda le soft skills, risulta particolarmente utile saper lavorare in team, gestire correttamente il tempo e comunicare in modo chiaro. Quest’ultimo aspetto è fondamentale in quanto dovrai spesso interfacciarti con diversi dipartimenti aziendali e spiegare concetti tecnici anche a chi non ha esattamente un background informatico.

Sistemista Cloud: l’importanza per le aziende
Richiedere l’ausilio di professionisti di assistenza aziendale e partenariato, è di fondamentale importanza per le aziende moderne, soprattutto in un‘epoca in cui sempre più realtà produttive stanno migrando verso il cloud.
Ecco i principali motivi per cui è importante avere questa figura all’interno del proprio organico aziendale:
- gestione efficiente delle infrastrutture Cloud: un sistemista riesce a configurare e gestire in modo ottimale le infrastrutture cloud, garantendo che le risorse vengano utilizzate in maniera efficiente e che le prestazioni siano sempre elevate;
- ottimizzazione dei costi: grazie alla sua competenza, può aiutare l’azienda a ridurre i costi associati all’uso delle risorse cloud, ottimizzando il consumo di CPU, memoria e storage, e scegliendo le soluzioni più economiche senza compromettere la qualità del servizio;
- sicurezza dei dati: la sicurezza informatica è una priorità per ogni azienda, e il sistemista cloud ha il compito di sviluppare e mettere in atto le migliori pratiche per proteggere i dati da attacchi e violazioni;
- scalabilità delle risorse: con l’aumento delle esigenze aziendali, il sistemista è in grado di scalare rapidamente le risorse in modo da far fronte a picchi di domanda, in modo che l’azienda possa crescere senza interruzioni o problemi di performance;
- continuità operativa: in caso di guasti o disastri, assicura la continuità operativa utilizzando soluzioni di backup e disaster recovery che permettono all’azienda di ripristinare rapidamente i dati e riprendere le operazioni senza perdite significative;
- supporto all’innovazione: il sistemista contribuisce all’innovazione aziendale, grazie all’integrazione di nuove tecnologie e servizi cloud, e permette all’azienda di rimanere competitiva sul mercato.
Quanto costa un sistemista Cloud?
Il compenso di un questo professionista può variare in base a diversi fattori, come l’esperienza, le certificazioni possedute e le dimensioni dell’azienda. In generale, si può affermare che si tratta di una professione ben remunerata.
In Italia, un sistemista cloud alle prime armi può guadagnare tra i 30.000 e i 40.000 euro lordi annui. Con qualche anno di esperienza e con il possesso di certificazioni avanzate, lo stipendio può salire a cifre comprese tra i 50.000 e i 70.000 euro lordi annui.
Nei casi di professionisti altamente specializzati, che ricoprono magari un ruolo di senior o lead, si possono superare anche gli 80.000 euro lordi annui.