Da anni ormai i semi sono entrati nelle cucine di tutto il mondo. In alcune si può dire che non siano mai usciti, ma specialmente in Occidente ormai questi vengono aggiunti a qualsiasi pietanza e assunti quasi quotidianamente.
Semi di sesamo, di lino, di girasole e adesso anche semi di canapa.
Sono in particolar modo proprio i semi di canapa ad aver catturato maggiormente l’attenzione delle persone: da un lato, infatti, la canapa è una pianta che sta vedendo una rapida riabilitazione e dall’altro continua ad affascinare per i suoi molteplici effetti benefici.
Ma i semi di canapa fanno veramente bene alla salute? Ha senso consultare i cataloghi con una ampia varietà di semi di cannabis oppure si tratta di una moda temporanea? Quali sono le proprietà di questi semi, e come utilizzarli?
Ebbene, numerosi studi scientifici hanno confermato che fanno bene alla salute ed ecco perché a seguire sono elencati i 3 principali benefici dei semi di canapa.
I Benefici Dei Semi Di Canapa: I Risultati Degli Studi Scientifici
In particolar modo è stato questo studio pubblicato dal National Institues of Health americano a chiarire i reali benefici dei semi di canapa sull’organismo.
I risultati dello studio hanno messo in evidenza come i nutrienti contenuti nei semi di canapa non solo risultino essere essenziali per garantire un metabolismo equilibrato e funzionante ma sono anche presenti in elevate concentrazioni.
Oltre ad essere un ingrediente estremamente interessante da usare in cucina, adatto sia alla preparazione di creme, pesti, salse ma anche di dolci e rustici, i semi di canapa, dunque, sono consigliati a tutti coloro che soffrono di determinati disturbi.
Vediamo quali.
Semi Di Canapa: Un Ingrediente Proteicamente Completo
L’apporto proteico è un aspetto fondamentale di tutte le diete. Considerate la spina dorsale dei processi biologici cellulari, le proteine sono molecole complesse costituite da catene di amminoacidi saldate da legami peptidici.
I semi di canapa sono importantissimi in quanto rientrano nella classe di alimenti proteicamente completi, ovvero capaci di fornire al nostro organismo tutti gli 8 aminoacidi essenziali. Si tratta degli 8 aminoacidi che il nostro corpo non riesce a sintetizzare autonomamente e che deve, quindi, assumere attraverso l’alimentazione.
Con una concentrazione proteica del 31,56%, i semi di canapa superano ampiamente i valori di altri alimenti notoriamente noti per l’elevato apporto proteico. Un esempio su tutti è il fegato: su 100g di fegato, le proteine ne costituiscono appena il 20%.
Specialmente per i vegetariani e i vegani, dunque, si tratta di una fonte proteica da tenere in considerazione dato che la maggior parte degli ortaggi non riesce ad arrivare in doppia cifra.
Tra coloro che amano fare sport o lo praticano a livello dilettantistico/professionale, i semi di canapa costituiscono non solo una fonte proteica essenziale ma anche un valido alimento energetico: 100g di semi di canapa, infatti, presentano un valore energetico di 553 kcal (il 25% del fabbisogno giornaliero medio di un uomo adulto).
Un ingrediente importante per garantirsi una fonte costante di energia e allo stesso tempo reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione.
Semi di Canapa: Metabolismo e Colesterolo
I semi di canapa sono ricchi di acidi grassi polinsaturi essenziali (omega-3 e omega-6), di fondamentale importanza per il corretto funzionamento dei ricettori nervosi e muscolari.
In particolar modo questi due acidi grassi costituiscono il 75% dell’apporto lipidico dei semi di canapa e risultano essenziali nel corretto regolamento del metabolismo.
La cosa sorprendente dei semi è che la concentrazione di omega-3 e omega-6 ancora una volta supera quella di altri alimenti notoriamente noti per essere fonti di acidi grassi essenziali, come il pesce. Per di più il rapporto tra omega-3 e omega-6 contenuti nei semi di canapa è ideale: l’omega-6, infatti, se assunto in quantità spropositate può portare ad un eccessivo effetto anti-coagulante.
Ecco perché i LARN consigliano solitamente un rapporto di 4:1 o 3:1. I semi di canapa presentano un rapporto di concentrazione di omega-3 rispetto all’omega-6 di 3:1, rientrando perfettamente nei parametri di riferimento dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti.
Oltre agli acidi grassi essenziali sopra citati, i semi di canapa presentano anche ottime concentrazioni di grassi monoinsaturi, da tempo riconosciuti come validi antagonisti del colesterolo.
Semi di Canapa: Funzione Antiossidante
A ciò si somma il fatto che i semi di canapa svolgono una importante funzione anti-ossidante. Le concentrazioni di vitamine (B1, B2, B3, B6, C e E) e di sali minerali (ferro, calcio, zinco, magnesio, potassio e fosforo), infatti, permettono un’efficace prevenzione dell’invecchiamento cellulare e un importante alleato nella lotta ai radicali liberi.
I sali minerali e le vitamine contenuti nei semi di canapa non solo svolgono una funzione antiossidante ma permettono anche il mantenimento di un corretto equilibrio emostatico e della salute complessiva dell’intestino e dell’apparato digerente, grazie all’elevato contenuto di fibre.
L’assunzione costante di semi di canapa si è rivelata un ottimo rimedio preventivo contro l’artrosi e la stitichezza, migliorando complessivamente lo stato di salute delle persone che più sono esposte al rischio di stress ossidativo.
Semi di Canapa: Solo se Naturali
Gli innegabili benefici legati all’assunzione quotidiana di semi di canapa, dunque, sono provati scientificamente.
Il loro uso in cucina, assoluti o inseriti all’interno di pietanze, dunque, non è solo giustificato ma anche consigliato. Attenzione, però, alla naturalità del prodotto.
La maggior parte delle persone preferisce acquistare semi di canapa decorticati su Sensoryseeds o altri shop online certificati proprio in quanto vi è la garanzia della completa naturalezza del prodotto. Vengono certificati la provenienza, le tecniche di coltivazione e l’intero processo di cura del prodotto.
Si tratta di un’attenzione importantissima: non avrebbe alcun senso, infatti, acquistare un prodotto benefico per la salute per poi trovarsi ad assumere insieme ad esso conservanti, additivi chimici e prodotti industriali di raffinazione.
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