L’intelligenza artificiale, negli ultimi mesi, ha conquistato il centro della scena digitale: ovunque, dalle chat al web design, è ormai raro trovare strumenti che non offrano capacità AI.
Scopri quali sono i migliori siti per utilizzare l’AI gratis, passando da ChatGPT fino a DeepSeek, dal copywriting alla generazione di immagini, per lavorare, creare e sperimentare senza spendere un centesimo.
Mappa rapida dei siti AI gratuiti per testi, immagini, audio e siti
Categorie principali: chatbot, generatori immagini, generatori audio, site-builder
Non tutti i servizi AI nascono uguali: comporre una mail efficace, scrivere un testo persuasivo, generare una canzone su richiesta oppure progettare un sito intero, richiedono strumenti diversi. Da una parte spiccano i grandi chatbot come ChatGPT, Copilot, Gemini (ex Bard) e DeepSeek; dall’altra, generatori specializzati come DALL·E per immagini, Suno per audio e Wix per lanciare un sito dal nulla.
Nella nostra shortlist (13 tool testati), la suddivisione intelligente accelera la scelta: ti basta sapere dove vuoi arrivare – scrivere, disegnare, creare audio o un sito – per trovare al volo i servizi che convengono di più.
Esempi rapidi: ChatGPT, Copilot, Gemini, DeepSeek, Suno, Writecream, Wix
- ChatGPT – Testo creativo, email, copywriting, anche senza registrazione; disponibile su web, Android, iOS, Windows, macOS.
- Copilot – Ottimizzato per utenti Microsoft: generazione testi, immagini tramite **DALL·E**, integrato su Edge, Windows, Skype.
- Gemini (prima Bard) – Chatbot firmato Google, attenzione alle fonti, strumenti per SEO e ricerche affidabili.
- DeepSeek – Open-source, trasparente, mostra ogni passaggio del ragionamento, competitivo per sviluppatori e analisi dati.
- Suno – Generatore canzoni: testi, musica originale pronta in pochi click.
- Writecream – Perfetto per chi vuole automatizzare copy ed email, con focus marketing.
- Wix – Site builder AI, trasforma un brief in sito pubblicabile in pochi minuti.
Con questa mappa in mente, puoi orientarti al meglio prima di affidarti a un servizio gratuito.
Confronto pratico tra i chatbot gratuiti (ChatGPT vs Copilot vs Gemini vs DeepSeek)
Punti di forza: creatività vs attenzione alle fonti
Ho provato negli ultimi mesi i quattro chatbot più noti. ChatGP (base oppure con GPT-4o soggetto a limiti nelle ore di punta) si distingue subito per creatività: ci si diverte con richieste fuori dagli schemi, strutturando testi pubblicitari, articoli, pitch e micro-storie che non sembrano copia-incolla di altre fonti.
Se ci spostiamo su Copilot e Gemini, il registro cambia: impiegando GPT-4 (Copilot) e tecnologie Google (Gemini), enfatizzano fact-checking e citazioni. Le risposte sono ancorate alle fonti, ideali per chi lavora in SEO o nel business information e vuole dati verificabili prima della creatività.
La sorpresa è DeepSeek: open-source, adotta Multi-Head Latent Attention (MLA) per ragionamenti articolati e consente di vedere la catena logica che conduce alla risposta, utile quando la trasparenza conta (report, analisi, dataset). In più, le sue capacità multimodali e integrazione cloud permettono workflow professionali senza sempre dover pagare.
Limitazioni free: accesso a modelli, quote, aggiornamenti
- ChatGPT (gratuito) non vede eventi dopo giugno 2024 e, su carichi elevati, passa da GPT-4o a versioni mini come 01-mini. Accesso limitato ai plugin e Data Analyst riservati al piano Plus.
- Copilot offre GPT-4 gratis ma limita, a seconda della piattaforma (Edge, Windows, Skype), sia la quantità di richieste sia le tempistiche di aggiornamento.
- Gemini impone restrizioni sulle API e sulle chiamate giornaliere. Senza Premium (21,99 €/mese), niente storage aggiuntivo o generazione immagini avanzata.
- DeepSeek brilla per prezzi API competitivi e accesso open, ma segnala alcune controversie di privacy da considerare.
Per l’utente medio, queste limitazioni vanno monitorate: se lavorare senza interruzioni è essenziale, il passo al piano Plus di ChatGPT (20 euro/mese + IVA) vale la pena.
Cosa puoi fare gratis (use-case concreti per marketing e creatività)
Testi: articoli, email, SEO
Nel marketing, la differenza la fanno automazione e velocità. Con ChatGPT e Writecream puoi generare varianti di mail up-selling e newsletter in pochi minuti; Copilot e Gemini assistono nell’analisi keyword e nella redazione di articoli SEO-friendly, suggerendo titoli ottimizzati e snippet.
La gamma di possibilità si allarga sfruttando la funzione Condividi di ChatGPT: puoi inviare link delle conversazioni al team per brainstorming collettivi o revisioni rapide. E con la funzione upload di immagini/documenti, ottenere analisi contestuali, ad esempio per confronti tra loghi o documentazione di prodotto.
Immagini e audio: DALL·E, Copilot Designer, Suno
- DALL·E, collegato a ChatGPT e Copilot, è la scelta rapida per visual: generi illustrazioni, loghi e contenuti social senza costi né installazioni complesse, ideale quando ti serve un’immagine pronta all’ultimo.
- Suno entra in gioco per le tracce audio AI: canzoni, podcast trailer o effetti sonori per video marketing, tutto partendo da una semplice richiesta testuale.
Questi strumenti, senza abbonamento, possono sbloccare ore di lavoro, specie in campagne dove servono prototipi e bozzetti rapidi.
Limiti dei piani gratuiti e segnali per passare a Plus/Premium
Quote richieste, modelli inferiori, aggiornamenti datati
L’AI gratis è uno spettacolo… fino a quando incontri limiti di uso. Su ChatGPT, la quota di richieste su GPT-4o si esaurisce spesso rapidamente, specie nelle ore calde: da quel momento, scendi di livello e le risposte diventano meno pertinenti. Idem per Copilot, che regola il numero di prompt giornalieri secondo il carico server, e Gemini, dove l’aggiornamento delle informazioni si ferma per chi non paga il Premium da 21,99 euro al mese.
Un dettaglio da non ignorare: con la versione gratuita, spesso manca la tempestività rispetto ai modelli a pagamento, che ricevono update e addestramenti su dati più recenti (come visto in ChatGPT: versione free ferma a giugno 2024).
Vantaggi del Paid: plugin, Data Analyst, modelli avanzati
- ChatGPT Plus (20 €/mese + IVA, o 20 $ negli USA): sblocca plugin specifici per SEO, accesso costante a **GPT-4**, la funzione Data Analyst per decifrare Google Analytics e dataset complessi, e tempi di elaborazione più rapidi.
- Gemini Premium: include espansione storage, risposte più sofisticate e beta di generatori immagini avanzati.
- I plugin aumentano il ventaglio d’uso: puoi installare tool per traduzioni, analisi SEO, generazione automatica di piani editoriali.
Il passaggio da free a Plus si giustifica quando punto su produttività avanzata, progetti professionali o team lavoro.
Come iniziare subito e usare al meglio le versioni gratuite
Registrazione, app disponibili e funzioni da testare subito
Bastano pochi minuti per cominciare. Senza nemmeno creare un account puoi interrogare ChatGPT; con la registrazione, però, accedi a cronologia, upload immagini e funzioni come DALL·E e condivisione via link.
- Scarica l’app ChatGPT per Android, iOS, Windows o MacOS se vuoi muoverti tra desktop e smartphone, provando anche l’interazione vocale.
- Su Copilot, meglio l’integrazione nativa su Edge o Windows per risultati più reattivi e workflow che uniscono testo e grafica.
Per i site-builder come Wix e Hostinger, il percorso è guidato: rispondi a poche domande e il sito AI si genera sotto i tuoi occhi – ottimo per un portfolio sperimentale o una landing page.
Trucchi pratici: upload immagini, condivisione chat, provare plugin
- Carica un’immagine (icone, diagrammi, foto prodotto) su ChatGPT per testare l’analisi visiva contestuale.
- Usa la funzione Condividi per ottenere un link pubblico e mostrare rapidamente la chat al tuo collega o cliente.
- Testa diversi modelli (ad es. 01-mini vs 01-preview) e misura differenze di velocità e coerenza nelle risposte.
- Prova i plugin accessibili o le API di DeepSeek per vedere se la soluzione gratuita basta veramente prima di impegnarti con un abbonamento.
Il vero consiglio? Alterna i tool per diverse settimane: solo così individui quale servizio soddisfa meglio le tue routine.
Privacy, rischi e integrazioni: cosa controllare prima di usare un tool gratuito
Controversie trattamento dati (es. DeepSeek)
L’AI gratis non è mai davvero “gratis”. Alcuni servizi, come DeepSeek, sono stati al centro di discussioni sulla privacy: se lavori con dati delicati, occhio a dove finiscono input e output, soprattutto usando piattaforme open-source. Consulta sempre le policy e valuta se puoi permetterti margini di rischio.
Integrazioni API e compatibilità con storage/DB
Un punto a favore di strumenti come DeepSeek: la facilità di integrazione con database, cloud e applicazioni web semplifica l’analisi aziendale, al prezzo di dover configurare permessi e verificare la compliance. In casi di workflow avanzato, verifica quali API sono realmente free e come scalano di prezzo rispetto ai concorrenti.
In buona sostanza: sfrutta i tool AI gratuito per scoprire il loro potenziale, ma rivaluta spesso se il costo della versione avanzata ripaga il valore aggiunto. Rimani scettico di fronte a limiti nascosti o pratiche sul trattamento dati poco trasparenti.
Il verdetto? Prova almeno due o tre di questi servizi in parallelo per capire quali fanno al caso tuo nel lavoro quotidiano, senza fretta di sottoscrivere un plus. Se però hai bisogno di affidabilità totale, plugin o analisi dati professionali, pianifica un upgrade e sfrutta l’esperienza gratuita per arrivare preparato.
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